Porte aperte, reti forti – i giovani al centro
Il Lavoro Giovanile Aperto (OJA) plasma presente e futuro: oltre 60 professionisti dell’OJA e rappresentanti comunali si sono incontrati presso il centro culturale e di comunicazione ost west club est ovest a Merano. Erano presenti anche la sindaca Annelies Pichler e la referente per la gioventù Simone Piffer. La conclusione comune: grazie a una collaborazione attiva e paritaria nascono comunità forti e orientate al futuro.
«Lo scambio tra il Comune e il Lavoro Giovanile Aperto è fondamentale», ha affermato la sindaca di Merano Katharina Zeller. «Voi, professionisti dell’OJA, siete gli esperti in questo campo e potete darci preziosi consigli in diverse situazioni. Per questo motivo ritengo questa iniziativa molto importante.»
L’iniziativa “Offene Jugendarbeit bringt’s” (Il lavoro giovanile aperto porta valore) è stata lanciata quest’anno dal Dachverband netz | Offene Jugendarbeit e persegue due obiettivi: aumentare la visibilità dell’OJA e garantire a lungo termine la qualità del suo lavoro. Sono previsti complessivamente sei incontri in tutto l’Alto Adige per promuovere il dialogo tra i Comuni e l’OJA.
«Il Lavoro Giovanile Aperto è vario e colorato! Siamo molto felici di poter sostenere questa iniziativa. La sinergia tra l’OJA e i Comuni è importante per accompagnare al meglio i giovani», ha sottolineato Verena Hafner del Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste (AGJD).
Anche la struttura ospitante ha ribadito l’importanza della rete: «Non siamo un classico centro giovanile, bensì un centro culturale e di comunicazione. Ogni anno qui hanno luogo circa 250 eventi – e attribuiamo grande importanza al coinvolgimento dei giovani», ha spiegato Thomas Kobler, direttore artistico del ost west club est ovest. «Per noi lo scambio con partner come il Dachverband netz | Offene Jugendarbeit è particolarmente importante.»
Durante il momento di presentazione, l’OJA è salita sul palco: ogni realtà si è presentata sulla base di uno dei dieci principi dell’OJA, come apertura, diversità, bassa soglia d’accesso o partecipazione. Questi principi, fondati su ricerca ed esperienza, offrono orientamento nel lavoro quotidiano e garantiscono la qualità. Ogni principio scelto è stato brevemente illustrato e accompagnato da un esempio pratico della rispettiva realtà.
Il giro di scambio a Merano si è svolto sotto forma di “speed-dating”: professionisti e rappresentanti comunali hanno discusso in brevi conversazioni di temi legati all’OJA, come ad esempio: Di cosa hanno più bisogno i giovani nel tuo Comune? Dopo pochi minuti cambiavano interlocutore.
Hanno partecipato rappresentanti dei Comuni di Lagundo, Andriano, Postal, Tirolo, Gargazzone, Lana, Marlengo, Merano, Moso in Passiria, Nalles, Parcines, Proves, Rifiano, Scena, San Leonardo in Passiria, San Martino in Passiria, San Pancrazio, Terlano, Cermes, Ultimo e Verano. Erano inoltre presenti dieci organizzazioni dell’OJA.
L’iniziativa “Offene Jugendarbeit bringt’s” è realizzata dal Dachverband netz | Offene Jugendarbeit insieme al campo d’azione dell’OJA. È sostenuta dall’AGJD e finanziata dalla Provincia Autonoma di Bolzano.
Cos’è l’OJA?
Il Lavoro Giovanile Aperto in Alto Adige offre un accompagnamento professionale ai giovani, orientato ai loro bisogni e interessi. Professionisti e volontari supportano i ragazzi nei centri giovanili, nei centri di aggregazione, nonché in spazi pubblici e virtuali. L’obiettivo è promuovere la partecipazione sociale, rafforzare la comunità e favorire lo sviluppo dell’identità. L’OJA si fonda su apertura, partecipazione e socializzazione al di fuori della famiglia e della scuola. Crea spazi di libertà per iniziative culturali, impegno politico e azioni responsabili. Indipendentemente da influenze religiose e politiche, collabora con diversi partner e si finanzia con fondi pubblici e risorse proprie.
Il lavoro educativo nell’OJA pone l’accento sull’apprendimento senza pressione di rendimento e stimola la curiosità dei giovani. Vengono promossi l’apprendimento sociale, di genere e politico, nonché il rafforzamento delle competenze d’azione. I professionisti creano spazi che favoriscono momenti di apprendimento spontanei e l’accesso a temi come lingua, sport, arte e media. I giovani vengono incoraggiati ad assumersi responsabilità e a gestire in modo costruttivo gli errori. L’OJA promuove l’apprendimento autonomo e rafforza la fiducia in sé stessi e l’autonomia dei giovani, aumentando la loro partecipazione sociale e la loro visibilità.